BERLINER SCHLOSS – HUMBOLDT-FORUM

PROGETTO DI CONCORSO,  2008 (Primo Premio)
Architetto:  Prof. Franco Stella
Collaboratore: Arch. Michelangelo Zucchini

REALIZZAZIONE (in corso)
Architetto:  Prof. Franco Stella
Gruppo di Progettazione:  FS HUF PG:  Franco Stella  Berliner Schloss–Humboldt-Forum Projektgemeinschaft GbR

(Franco Stella Architetto, Hilmer&Sattler-Albrecht GmbH, gmp GmbH)

Il ‘Castello di Berlino’ ha avuto uno straordinario valore politico-civile per l’intera nazione tedesca, e urbano-architettonico per la città di Berlino.  E’ stato  costruito nel corso di cinque secoli nel cuore della città di Berlino: è nato nel 15° secolo come residenza dei principi brandeburghesi, è stato trasformato all’inizio del 18° secolo da Schlüter ed Eosander nel palazzo dei re prussiani e, dal 1871, anche degli imperatori tedeschi; è stato distrutto dai bombardamenti aerei della seconda Guerra mondiale, e raso al suolo nel 1950 dai detentori del potere politico della DDR. Le piazze, le strade e i monumenti principali del Centro di Berlino si sono riferiti al Castello: l’asse monumentale Unter den Linden vi prendeva inizio e trovava nella Brandeburger Tor i suoi ‘propilei’; l’Isola dei Musei, dove nel corso del 19° e dei primi decenni del 20° secolo sono sorti uno dopo l’altro i principali musei della città, era il suo parco-giardino. Le strade, le piazze e i palazzi pubblici, spesso ricostruiti, che si sono riferiti al Castello, sono tutti ancora esistenti: nella scena urbana del Centro di Berlino mancava solo la figura che più di ogni altra ne ha influenzato l’identità e ancora oggi può spiegarla.

 

La ricostruzione del Castello di Berlino come Foro di Humboldt

Nel 2002 il Parlamento tedesco ha deciso la ricostruzione del Castello di Berlino come  Foro di Humboldt: “luogo di incontro con le culture del mondo”. La ricostruzione di un edificio-capolavoro del barocco europeo  significa al tempo stesso la ricostruzione e sviluppo delle piazze del Centro di Berlino, tutt’attorno e dentro l’edificio. Le piazze storiche del Lustgarten, Schlossfreiheit e Schlossplatz ritrovano la loro scala spaziale e il limite   architettonico più importante e una nuova piazza sorge sulla Sprea; i tre cortili interni, che si riferiscono ai Portali del Castello – ricostruiti anche nel loro originario significato di Porte di Città – ricordano con la loro misura, forma e possibile uso, la figura ideale della Piazza e del Teatro. Attraverso i Portali sempre aperti, lo spazio pubblico delle piazze intorno all’edificio si salda con quello dei cortili  dentro all’edificio in un unica  grande Piazza  nel Centro di Berlino.

 

Nel suo insieme il nuovo complesso edilizio è un palazzo d’impianto rettangolare, con tre cortili interni, due aperti (lo Schlüterhof e lo Schlossforum) e uno coperto (L’Aula dell’Agorà). E’ il risultato della composizione architettonica di un Antico, fedelmente ricostruito, e di un Moderno d’invenzione, la cui Forma singolare ripropone i principi razionali dell’architettura di ogni tempo, condivisi anche dalle forme barocche dell’edificio che si ricostruisce.
L’Antico è rappresentato dalle quattro ali del Castello barocco e dalla cupola ottocentesca; il Moderno dall’ala orientale affacciata sulla Sprea, e da due edifici-galleria e due edifici-cubo disposti nell’area dell’originario cortile occidentale. L’architettura delle parti nuove si accorda con quella delle parti ricostruite, per conferire a ciascun cortile-piazza un’identità riconoscibile e singolare. La facciata ricostruita non è una ‘maschera’ appesa alla retrostante retrostante costruzione di cemento armato, ma una massiccia costruzione autoportante, fatta di mattoni e adornata di pietre, del tutto simile per forma e materia a quella dell’originario Castello.


Ala orientale: le ‘Loggie sulla Sprea’

La nuova ala orientale  si dispone nei contorni di quella, pensata e non realizzata, di Schlüter, che voleva dare al Castello un ‘impianto a quattro ali’, sull’esempio dei palazzi italiani del Rinascimento e del Barocco. Il fronte verso il fiume  appare nella forma di un ripetuto trilite di possenti pilastri e travi: una ‘facciata di logge’, che sembra una costruzione di per sé e segnala il carattere pubblico dell’edificio. L’area antistante l’edificio è una nuova piazzapubblica affacciata sulla Sprea: al centro della facciata,  un portico segnala l’esistenza anche su questo fronte di un ingresso importante all’edificio: ai suoi lati si  trovano caffé e ristoranti, aperti sulla piazza.


Schlüterhof: il ‘Cortile del Castello’

Su tre lati del cortile occidentale – largo 50 e lungo 80 metri – vengono ricostruite le facciate barocche; sul quarto lato, progettato ma non realizzato da Schlüter, si da compimento alla sua idea del cortile come piazza-teatro, con il motivo delle logge di pietra nei due piani inferiori, analoghe a quelle  delle facciate ricostruite.


Schlossforum: la ‘Piazza ideale’

Il percorso pubblico che attraversa dell’edificio, è al tempo stesso un cortile al centro dell’edificio e una piazza nel centro della città: un riferimento particolarmente eloquente a tale proposito è il Cortile degli Uffizi a Firenze. E’ un percorso che estende fra i Portali che sono sempre stati i luoghi dell’ingresso pubblico al Castello, ricollegando strade e piazze principali del Centro di Berlino. Il Nuovo – nella forma di una via colonnata – e l’Antico – nella forma di Porta di Città– evocano assieme la figura ideale della Piazza, ispirata  dal “foro all’antica”.


Aula dell’Agorà: il ‘Teatro’

L’Aula dell’Agorà – sala dell’ingresso e luogo di feste e spettacoli d’arte varia – è una corte cubica, di 30 metri di lato, con una copertura vetrata, riquadrata da cassettoni metallici. Il Nuovo, nella forma di Gallerie aperte che ricordano i palchi degli spettatori, in rapporto all’Antico – nella forma di una grandioso “arco trionfale”, che ricorda un’antica “fronte di scena”– conferisce alla sala il carattere del Teatro. Anche la destinazione d’uso degli spazi interni – luoghi di interesse pubblico generale nel piano terra e nel piano sotterraneo, spazi espositivi permanenti e temporanei  per gli artefatti delle culture extraeuropee nei piani superiori – conferma che questo edificio vuol essere contemporaneamente il Palazzo delle Culture del Mondo e la nuova grande Piazza del Centro di Berlino.