Scuola media aD Arzignano

con Pierluigi Bonotto, Pierpaolo Ricatti, Piero Gugliuzza

La scuola si trova nelle immediate vicinanze del centro urbano, in un lotto rettangolare che si affaccia sulla strada principale. E’ un edificio compatto, tutto compreso nel volume di un parallelepipedo di 60x44 metri, alto 10,50 metri. Principio d’ordine degli spazi interni è la disposizione delle grandi aule d’uso comune in una sequenza di corpi centrali, e di tutti gli spazi ripetuti – per le aule scolastiche normali, gli uffici e servizi vari – in corpi in linea perimetrali.
Nel fronte rivolto verso la strada, cinque portali conformano la figura di un pronao, a cui si affacciano l’atrio  d’ingresso e la sovrapposta aula magna: l’atrio è una sala tripartita da colonne, l’aula magna è una sala di doppia altezza, con una loggia verso la parete esterna. Nei fronti laterali, una fila di colonne e una vicina parete finestrata caratterizzano il piano inferiore come basamento; il risalto degli elementi costruttivi disegna plasticamente la parete finestrate dei piani superiori; le aperture a tutt’altezza in corrispondenza ai percorsi trasversali suggeriscono l’ordine dello spazio interno. Le superfici murarie esterne sono intonacate e dipinte bianco-avorio.

Scuola elementare a Longare

con Pierluigi Bonotto, Pierpaolo Ricatti

Longare è un una piccola città e le sue case sono perlopiù disseminate lungo la direttrice della  Riviera Berica. Il lotto scolastico confina con un’area inedificata di forma oblunga, ai bordi della quale si trovano i principali edifici pubblici: la chiesa settecentesca in forme palladiane, e il municipio, un solido edificio in forme novecentiste. La piazza. Per trasformare un insieme casuale di costruzioni e spazi aperti in una piazza si propone di lastricare una porzione rettangolare di quell’area inedificata e la costruzione di nuovi edifici lungo il suo perimetro: una biblioteca, contrapposta alla scuola, e due edifici per negozi e residenza dirimpetto al municipio. La scuola. Il nuovo edificio scolastico, d’impianto planimetrico rettangolare, occupa per intero con il suo fronte d’ingresso un lato minore della piazza. Si presenta come un’addizione di due figure, una casa a corte di due piani, per l’ingresso, le aule scolastiche e gli uffici, e una sorta di complesso basilicale, con un corpo centrale a doppia altezza per la palestra e due corpi di un solo piano, per gli spogliatoi e la mensa, addossati ai suoi fianchi. L’insieme degli spazi chiusi e aperti d’interesse comune – l’atrio e la sovrapposta aula magna, la corte, la palestra – si dispongono in sequenza nei singolari corpi di fabbrica della fascia centrale, con autonoma possibilità di accesso e funzionamento per l’eventuale uso pubblico. Nel fronte prospiciente la piazza, un portico e le finestre ravvicinate dell’aula magna disegnano due loggiati sovrapposti nel tratto centrale di un muro cieco.

Scuola elementare a Piovene

con Pierluigi Bonotto, Pierpaolo Ricatti

L’area di progetto si trova in una recente periferia di casette unifamiliari di una piccola città dell’alto vicentino. L’edificio scolastico è pensato come parte di un progetto urbanistico per una nuova piazza, delimitata nei suoi lati maggiori da edifici porticati, con negozi e abitazioni. La composizione dei diversi corpi di fabbrica della scuola lungo due assi ortogonali evoca il fronte di una  villa verso la piazza e di un complesso basilicale nei fronti laterali. L’atrio d’ingresso e la sovrapposta aula magna si dispongono in un avancorpo porticato, al fondo della prospettiva dalla piazza; le aule e gli uffici si dispongono nelle ali simmetriche al corpo principale, in corpi di fabbrica di due piani con pareti traforate da uguali finestre a nastro. La palestra, i locali per gli spogliatoi e il refettorio sono collocati in tre diversi corpi di fabbrica riuniti in un’unica figura, con la mole dell’aula centrale della palestra emergente dai corpi bassi addossati ai suoi fianchi.

Scuola media a Orgiano

con Pierluigi Bonotto, Pierpaolo Ricatti

Orgiano è un paese della campagna vicentina, ai piedi delle propaggini meridionali dei colli berici. Il lotto per la nuova scuola si trova in centro al paese, leggermente arretrato dalla strada principale. La vista dintorno comprende il muro merlato e la loggia dell’alta facciata di una villa settecentesca, e, oltre la strada, un fronte verde di poggi coltivati e colline. I diversi corpi di fabbrica del nuovo edificio scolastico si dispongono attorno a lungo cortile rettangolare; un avancorpo porticato, al centro di un muro cieco, caratterizza il fronte minore rivolto verso la strada come luogo dell’ingresso; un ritmo ininterrotto di uguali finestre suggerisce la ripetizione di spazi simili, per le aule normali e gli uffici, nei fronti laterali; il muro che recinge la palestra, un’aula a doppia altezza che riceve luce dall’alto, conforma l’intero fronte retrostante e il tratto conclusivo di quelli laterali, separato dalla parete finestrata delle aule  dalle aperture a tutt’altezza dei percorsi. Tutte le superfici esterne di muri e pilastri sono intonacate e dipinte bianco-avorio.

SCUOLA MEDIA A SARCEDO

con Pierpaolo Ricatti

Il Centro urbano. Come in tante altre piccole città pedemontane del Veneto, l'insediamento di Sarcedo si è diviso, in anni recenti, in due frazioni: sulla collina il vecchio paese attorno alla piazza e alla chiesa di forme palladiane; in pianura una disseminazione disordinata di case unifamiliari. Le strade che collegano le due frazioni percorrono crinali fra conche verdi coltivate. Il lotto assegnato all'edificio scolastico è pensato come luogo d'origine di parco urbano che arriva fino al centro del paese. Al bordo del parco,  sul crinale collinare, si propone un lungo edificio residenziale, una fila di cipressi e un percorso pedonale che congiunge il cortile-piazza della scuola con la piazza-sagrato della chiesa. La scuola. Due corpi di fabbrica, leggermente disassati, delimitano un cortile aperto verso il centro urbano e socchiuso verso i campi retrostanti; due coppie di colonne, che sostengono un corridoio di collegamento trasversale, conformano la “porta” urbana che inquadra elementi vecchi e nuovi dello spazio collettivo in un'unica prospettiva urbana. Il corpo maggiore comprende un atrio-aula magna di doppia altezza, le aule e gli uffici amministrativi. Nel corpo minoresi trova la palestra con i relativi servizi.